Dalla tradizione antica di produzione di salumi e salsiccia della Lucania oggi Basilicata nasce l’amore per la terra che si tramanda di generazioni in generazioni. L’ azienda agricola D’ Andrea alleva i propri animali in campo aperto secondo la filosofia “free-range” .

Essi pascolano liberi nutrendosi dei cereali ed ortaggi coltivati senza il ricorso a pesticidi.

Potrai gustare direttamente a casa tua i prodotti Macelleria D’Andrea offre Prodotti tipici artigianali che rappresentano a pieno titolo il vero Made in Italy dal seme al prodotto finito.

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Si dice che del maiale non si butti via niente ed effettivamente è proprio così. In base alle varie tradizioni culinarie, questa carne è utilizzata in ogni sua parte, dalla coda sino al muso. Ognuno poi sceglie di cuocere la carne suina in modo diverso, o di utilizzarla principalmente per la realizzazione dei salumi da tavola come salsiccia, prosciutto crudo o cotto, speck, mortadella, coppa o pancetta. Ogni taglio del maiale può essere utilizzato, dunque, sia per la produzione dei salumi stagionati che per la cottura.

Carne suina: tagli e uso in cucina

Il suino è tra le carni più economiche e apprezzate per il suo gusto e per la semplicità d’utilizzo. Vediamo insieme quali sono i tagli principali di questa carne.

Testa e collo

La testa e il collo del maiale possono essere utilizzati per varie preparazioni. Le orecchie vengono sia bollite e poi cotte con i legumi, oppure si possono bollire per essere poi brasate. Le orecchie e il muso del maiale si utilizzano per fare la salsiccia chiamata “pezzente”, perché realizzata con tutti gli scarti. Dal collo viene estratto un taglio di suino molto utilizzato in Italia: la coppa, che si adatta a varie cotture.

Guancia

Dalla testa del maiale si estraggono le guance, una parte molto pregiata per il suo grasso prelibato e gustoso. Infatti, dalla guancia del maiale si prepara il famoso guanciale, uno degli ingredienti principali della matriciana . La guancia di suino oltre a poter essere utilizzata per produrre un salume, si presta bene anche alla preparazione del brasato.

Lardo

Il lardo del maiale è esattamente il grasso che si trova nella parte superiore della schiena del suino. Questa zona è interessata da uno strato di grasso puro che comprende solo alcune piccole striature di carne. Questo taglio viene utilizzato per preparare il famoso lardo di colonnata, oppure può essere disciolto per essere utilizzato come grasso per la frittura e la preparazione di dolci e impasti.

Carré

Un taglio che si presta bene per gli arrosti, ma anche per preparare le braciole o per la cottura alla griglia è il carrè. Noto anche come arista, è un taglio alquanto versatile che può essere utilizzato intero, a fette oppure disossato. Dalla zona delle costole, oltre al carrè, si ottengono anche le costine di maiale, che possono essere cotte arrosto, in padella, fritte, o in umido.

Pancetta

Un’altra parte grassa del maiale è la pancetta, questa viene o utilizzata per produrre l’omonimo salume, o usata cruda in abbinamento sia ad altri tagli del suino che a tagli appartenenti ad altri animali. Infatti, la pancetta è in grado con i suoi grassi di rendere saporite anche quelle carni che solitamente sono povere di grassi come il petto di pollo, il tacchino, il filetto di manzo o vitello.

Spalla, la coscia e il cosciotto

Questi tre tagli sono utilizzati per la preparazione dei prosciutti. Mentre la spalla si usa per creare affettati di minor pregio e più ricchi di grasso come la spalla di cotto, la coscia invece viene usata per la preparazione dei prosciutti crudi e cotti di buona qualità.

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La figura del macellaio risale a tempi antichissimi, da quando l’uomo ha iniziato a cibarsi di carne c’è stato bisogno di qualcuno che sapesse come trattarla. La professione del macellaio è molto antica, ma è riuscita a reinventarsi seguendo man mano i cambiamenti della società e le diverse scelte alimentari.

Diventare un macellaio oggi è diverso rispetto a vent’anni fa, dovremmo dire meno male, e non perché decenni fa non sapessero come macellare la carne, ma perché oggi si fa più attenzione a tanti aspetti che una volta venivano tralasciati.

La formazione dei macellai, oggi, è molto più completa, chi si avvicina a questo mondo non deve solo saper preparare i tagli e produrre insaccati. Il macellaio deve formarsi in più campi, infatti, questo lavoro è molto più completo e ricco di sfaccettature rispetto al passato.

I macellai devono conoscere la provenienza delle carni, saperle lavorare e conservare adeguatamente, conoscere le regole HACCP, e avere una conoscenza più ampia anche delle materie prime estere e non solo italiane. Questi sono solo alcuni dei cambiamenti, avvenuti negli anni e che hanno permesso alla figura del macellaio di evolversi nel tempo.
Macellaio: tra innovazione e tradizione

La figura del macellaio è sempre più richiesta, infatti, non sono in molti ad avere le giuste conoscenze e a cimentarsi anche per anni nell’apprendere i vari tagli di carne, i loro pregi e difetti, distinguere le carni giovani da quelle anziane ecc…

Uno dei cambiamenti principali all’interno delle macellerie è rappresentato dalla trasformazione del banco. Oggi il marketing visivo è molto importante sia per le piccole attività che per quelle più grandi. Avere un bel banco carni vuol dire essere in grado di fornire alle persone non solo la scelta tra innumerevoli preparazioni, ma anche invogliarle ad acquistare i propri prodotti.

Nel campo delle preparazioni, rispetto a tanti anni fa, si dà molto spazio alle carni pronte e condite per essere cucinate. Tutti vanno di fretta e cercano sempre di acquistare piatti semplici e veloci da cucinare. Per questo motivo, oggi nel banco delle macellerie oltre ai classici tagli di carne bovina o suina, si trovano anche cotolette impanate già pronte, tagli pronti per lo spezzatino, hamburger, polpette, arrosti, polpettoni, ecc…Tutti piatti pronti di bell’aspetto che arricchiscono il banco ed invitano maggiormente all’acquisto.

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Il macellaio: una nuova figura della ristorazione

Oggi il macellaio è diventato sempre più non solo colui che prepara la carne cruda, ma anche un vero e proprio cuoco esperto della cottura e degli abbinamenti che si possono fare con i vari prodotti a base di carne. Sono tantissime, infatti, negli ultimi anni le macellerie che hanno aperto anche una sala ristorante.

Al Sud Italia, l’usanza di andare a mangiare la carne arrostita o cotta dal macellaio risale già a diversi anni fa, e si sta spostando anche al Nord Italia e all’estero. Inoltre, questi locali, una volta conosciuti per la loro rudezza e semplicità, ormai sono dei veri e propri luoghi di ristorazione, in alcuni casi anche ad alti livelli pronti ad offrire non solo carni italiane, ma anche tagli delle migliori carni di tutto il mondo.

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