Un vero piatto del Made in Italy oltre ad ingredienti rigorsamente coltivati e prodotti in Italia richiede anche lavorazioni tipiche della nostra tradizione culinaria.

La Macelleria e  Salumi D’ Andrea propone una serie di ricette, semplici nella realizzazione, tipiche della nostra tradizione che vedono come prodotto principe l’utilizzo di tagli di carne e salumi della tradizione italiana.

salsicce timo e aglio

Ingredienti

1 spicchio d’aglio ed 1 mazzetto timo

8 carciofi

4 patate

400 gr salsiccia maiale

q.b. di olio evo, vino bianco, pepe, sale

 

salsicce

timo e aglio

Preparazione

Pulire le patate e ridurle a tocchetti, cuocendoli in acqua bollente per 7-8 minuti, per farle intenerire senza che si disfino. Scolatele, trasferendole in una ciotola e spruzzateli con un goccio di vino bianco.

Mondate i carciofi, eliminando il gambo e le foglie esterne, più dure. Tagliate la parte finale delle foglie ed estrarre il fieno centrale. Dopo averli lavati farli a spicchi e rosolarsi dolcemente in padella per 5 minuti con un filo d’olio, la cipolla tritata fine e l’aglio spelato e schiacciato. Eliminate l’aglio, unite una spruzzata di vino bianco e proseguire la cottura per 5 minuti.

Nel frattempo frullate la metà dei carciofi preparati, in una padella aggiungete al frullato un pò di timo, sale e pepe e far cuocere. Aggiungere al composto le patate e far cuocere.

Salsicce farle rosolare a fuoco vivace in padella antiaderente calda con 2 rametti di timo. Punzecchiandola e girandola di tanto in tanto fino a farla rosolare uniformemente.

Aggiungere al sugo le salsicce e i carciofi a spicchi, cuocere un paio di minuti e servire ben caldo.

 

 

 

polpette macelleria dandrea

Ingredienti per le polpette

300 gr carne tritata

1 uovo

50 gr parmigiano reggiano

100 gr pane raffermo

2/3 cucchiai di pangrattato

prezzemolo, spicchio d’aglio, sale e pepe q.b.

mezzo cucchiaio di paprika affumicata

bicchiere di latte

1 mozzarella grande

olio semi girasole

 

Ingredienti per il sugo

400 gr di passata di pomodoro

olio oliva

1 cipolla bianca

q.b. di acqua, sale, pepe, basilico

 

Preparazione

Queste polpette  hanno un gustosissimo cuore filante di mozzarella. Iniziare a preparare il sugo, soffriggendo in un pentola la cipolla e l’olio evo, farla rosolare brevemente ed aggiungere la passata e 50 gr d’acqua, salare e pepare e  appena inizia a bollire lasciar cuocere per circa 10 minuti.

In una ciotola mettere a bagno con il latte il pane raffermo e lasciatelo riposare per almeno 15 minuti. In un recipiente adagiare la carne trita, cospargendola con pepe, paprika, parmigiano, pangrattato, uovo, sale. Prelevare il pane raffermo lasciato a bagnare e dopo averlo strizzato aggiungerlo alla carne.

E’ preferibile impastare il composto con le mani, fino ad ottenere un composto omogeneo. Con l’impasto ottenuto andiamo a realizzare delle pallottole. Fare a dadini la mozzarella ricavandone circa 20/25 dadini. Inserire ogni dadino nel centro della pallottola schiacciando con un dito.

Appena terminate le polpette metterle a friggerele in una padella, occorre rivoltare in modo da averle ben cotte. Disponetele poi su della carta assorbente.

Unire le polpette al sugo e farle riscaldare per circa 10 minuti. Servire calde.

bistecche alla piastra macelleria dandrea

Ingredienti

2 bistecche di manzo o vitello

olio evo, sale q.b. e pepe nero macinato al momento

bistecche

Preparazione

Tamponare la carne con della carta da cucina, avendo cura di eliminare eventuali residui di osso, eliminare l’acqua, così da non aver problemi in cottura.

Scaldare su fiamma viva la piastra in ghisa o una padella di metallo, la padella deve avere un fondo spesso ed uniforme. Aggiungere un filo d’olio mentre si riscalda ed asciugarlo con carta da cucina.  Adagiare la carne nella padella ormai calda e mantenere la fiamma viva per 2/3 minuti. Alzare un lembo della carne e controllare la cottura. Deve presentarsi ben dorata e con le classiche striature brune, segno che la cottura è avvenuta correttamente. Proseguire ancora per 1 minuto se piace bene cotta. Girare la bistecca e farla cuocere dall’altro lato.

Terminata la cottura adagiarla in un piatto o meglio una teglia coprendola con la carta stagnola. Far riposare per paio di minuti per permettere ai succhi che sono concentrati al centro della bistecca di distribuirsi contribuendo a rendere la carne più uniforme e morbida. Mettere la bistecca nel piatto di portata e condirla a piacere con olio a crudo, sale e pepe.

La carne rossa è una delle pietanze più apprezzate dagli italiani, uno dei secondi piatti per eccellenza della nostra tradizione culinaria. Declinata in diversi modi, essa in tutte le sue sfaccettature richiede però universalmente un accompagnamento d’eccezione, ovvero un buon vino. Ma quale abbinare? Una domanda la cui risposta non può essere univoca, perché storicamente il nostro territorio propone tantissimi vini. La premessa è che quelli maggiormente consigliati sono i rossi, ma anche alcuni bianchi possono essere delle valide scelte.

Quel che è certo è che l’abbinamento del vino è importante tanto quanto la scelta della carne in sè: esso deve metterla in risalto e non coprirne il sapore. Ma andiamo con ordine: quali sono le caratteristiche che deve avere un buon vino in abbinamento alla carne rossa? La prima peculiarità è senza dubbio la corposità. Prendiamo ad esempio una carne rossa magra, come può essere l’arista di maiale cotta in forno: in questo caso meglio propendere per un vino raffinato e morbido come il Merlot o un Lambrusco di Modena.  Se invece optiamo per una carne rossa più grassa (salsicce e bistecche ad esempio) meglio abbinare al piatto un vino rosso più strutturato volto a contrastare il sapore accentuato della carne. Particolarmente indicati in tal senso sono: Brunello di Montalcino e Nero D’Avola.

Il tipo di cottura della carne è importante per la scelta del vino, che a seconda dovrà essere più giovane o più datato. Nel caso di una carne poco cotta o cruda (carni al sangue), è bene che il vino sia giovane e non per forza rosso. I vini bianchi con questo tipo di carne si sposano davvero molto bene: l’Arneis piemontese e il Tocai veneto sono certamente due dei vini maggiormente indicati. Nel caso invece di carni molto cotte, come lo è il brasato, è meglio scegliere un vino più datato (Chianti, celebre vino toscano, ma anche l’Amarone veronese).

Se la cena non la state preparando in casa ma avete deciso di andare al ristorante, potete tranquillamente chiedere consiglio al personale, che sicuramente saprà indicarvi i migliori vini da abbinare a quel particolare tipo di carne. Si tratta di una scelta non banale, sicuramente non semplice: come avete potuto constatare, scegliere un buon vino in abbinamento alla carne è fondamentale per gustare al meglio il piatto.

Ottimo, ora dovreste essere pronti per preparare un piatto succulento e allo stesso tempo accompagnarlo con un vino all’altezza della situazione. Mi raccomando: non lesinate sul prezzo della bottiglia. Meglio concedersi un lusso ogni tanto per bere (e mangiare) davvero bene.

Un secondo piatto che non stancherà mai e sarà sempre presente nelle tavole degli italiani: stiamo parlando dello spezzatino, una ricetta che per riuscire bene ha bisogno di una serie di accorgimenti. Si, perchè la preparazione è tutto sommato semplice, ma il risultato spesso non è quello che ci si aspetta. Come mai? In primo luogo perchè forse non hai scelto le carni giuste: infatti per un buon spezzatino l’ideale sono i tagli minori. In particolare pancia, cappello del prete, spalla, punta di petto, coppa di maiale e reale: essi hanno caratteristiche che si sposano bene con una cottura lenta e prolungata, che è proprio quella che ci vuole per uno spezzatino tenero e succulento.

Quindi mi raccomando: no tagli eccessivamente magri e grassi (quelli elencati sopra sono i più indicati), no alte temperature in cottura e quindi no a cotture veloci: lo spezzatino richiede innanzitutto tempo, e come abbiamo detto ovviamente la carne giusta. Ma non è tutto: c’è un piccolo segreto anche nella preparazione. Si tratta del soffritto: questo non va cotto poco prima della carne o insieme, ma anche per esso c’è bisogno di una cottura lenta a parte. Infatti le verdure non vanno rosolate, ma stufate e cotte a fuoco basso, bagnate se necessario con acqua o brodo affinchè diventino morbide (per far si che venga fuori l’effetto crema).

Solo quando la carne e le verdure cotte separatamente saranno pronte, allora si che potranno essere unite. Il tutto dovrà essere cotto per circa due ore. Per rendere ancora più morbido il vostro spezzatino è bene dare maggiore densità al sughetto: per farlo basta aggiungere un po’ di farina (non esagerate perchè potreste rovinare il piatto).  La farina può essere utilizzata in due modi: o spolverizzata sullo spezzatino prima che esso venga cotto, ed eliminando quella in eccesso e che potrebbe essere bruciata durante la rosolatura, oppure aggiungerla nel momento in cui si mescolano carne e soffritto (e questa ci sembra la soluzione migliore). In entrambi i casi è fondamentale non esagerare con le dosi e setacciate bene la farina in modo tale da evitare grumi.

Potete anche optare per un sugo al pomodoro, e in questo caso non servirà altro che aggiungerne un po’ di più per rendere il piatto ancora più cremoso. E’ bene abbondare, perchè la parte sugosa è quella che fa diventare lo spezzatino ancora più morbido.

Riassumendo: per far si che il vostro spezzatino rimanga morbido e gustoso è necessario scegliere in primis la carne giusta, cuocere a fuoco lento per il tempo giusto (non bisogna avere fretta) e la parte sugosa deve essere generosa in modo tale che la carne la assorba per bene. Il resto sta anche a voi e alla vostra fantasia!

Avete mai assaggiato lo speck cotto? Partiamo con questa domanda perchè per esperienza sappiamo bene che si tratta di un prodotto non conosciutissimo dai più, perciò in prima analisi vi diamo alcune info di base su questo delizioso affettato. E’ un salume sicuramente di nicchia, consumato soprattutto dagli altoatesini: per loro è un po’ come il nostro prosciutto cotto.

La lavorazione dello speck cotto è curata magistralmente dai maestri salumieri di Bolzano e provincia, che disossano a mano le cosce, poi le salano con una pregiata concia locale per poi venire massaggiate in maniera delicata. Fatto questo si procede con la cottura, che deve essere lenta e al vapore, mentre successivamente si passa all’affumicatura naturale con legni di faggio (che peraltro sono ottimi per aumentare la conservabilità del prodotto).

Detto questo, possiamo passare a qualche consiglio culinario. Abbiamo selezionato per voi alcune tra le migliori ricette con lo speck cotto. Partiamo dagli antipasti, dove ovviamente può essere il salume protagonista all’interno del classico tagliere di salumi. Tuttavia lo speck cotto può essere utilizzato anche in abbinamenti più arditi e originali: è davvero delizioso se accostato a qualche fetta sottile d’ananas, ma anche in compagnia di un’ottima composta di cipolle.

E per quanto riguarda invece i primi piatti? Lo speck cotto va letteralmente a nozze tagliato a dadini nelle penne altaleggio, ma non solo: è buonissimo anche intipedito insieme a delle verdure grigliate. Quest’ultimo risulta essere un piatto sicuramente più leggero, ma al tempo stesso stuzzicante. E’ un salume versatile, che può essere abbinato anche con le patate (cotte in ogni tipologia: arrosto, lessate, purè o tortino).

E per quanto riguarda il bere? Lo speck cotto può essere accompagnato sia con vini dalla persistenza intensa e aromatica (Lagrein o Gewurztraminer) che con birre (consigliamo una selezione artigianale di media corposità).

Nel precedente focus abbiamo visto cos’è la luganega, la sua storia e come viene preparata nelle varie regioni d’Italia. Oggi invece andiamo alla scoperta delle migliori ricette che possano essere realizzate con ingrediente principale questo insaccato di origini lucane (anche se c’è una disputa in merito, visto che i lombardi si attribuiscono l’invenzione di questa particolare salsiccia).

Per voi abbiamo dunque selezionato tre piatti che risultano essere davvero stuzzicanti e dagli abbinamenti perfetti. Eccoli di seguito.

Risotto alla monzese

Uno dei grandi classici della cucina lombarda questo risotto, che appunto utilizza come ingrediente protagonista la Luganega di Monza. Andiamo ad elencare innanzitutto gli ingredienti di questo piatto:

  • 320 gr di riso
  • 50 gr di burro
  • 1 cipollina
  • 700 ml di ottimo brodo
  • 1 bicchiere scarso di ottimo vino rosso
  • 200 gr di Luganega di Monza

Ottimo, se vi siete procurati tutto potete iniziare con la preparazione. In primis dovete affettare e rosolare la cipollina nel burro, rosolarvi il riso e aggiungere il vino facendolo sfumare. Successivamente aggiungete il brodo a mestoli, uno per volta man mano che il precedente viene assorbito. La luganega va cotta a parte (non prima di essere stata spellata): va bollita un minuto in acqua e poi cotta per cinque in padella, bagnata di vino rosso e lasciata per dieci minuti coperta sul fuoco spento (così farà il sugo).

Una volta cotta, la luganega andrà tagliata. Mettetene un pezzo al centro di ogni piatto con un po’ di sugo e schiacciando il risotto con un cucchiaio così da creare un piccolo incavolo. Et voilà, il piatto può essere servito.

Involtini con luganega monzese

Altra ricetta monzese, che prevede l’utilizzo di questi ingredienti:

  • 8 fette di lonza di maiale piuttosto grandi
  • 8/10 foglie di spinacio
  • 8 fette sottili di speck
  • 800 gr di luganega di Monza
  • Semi di sesamo per la panatura
  • Stuzzicadenti

Molto bene, se avete tutto a disposizione potete iniziare con la preparazione del piatto. Per prima cosa vanno scottate le foglie di spinacio in acqua bollente salata (bastano pochi secondi): ognuna deve poi essere stesa sopra ogni fetta di carne. Stessa cosa per lo speck. Ora arriviamo alla luganega: essa deve essere tagliata a pezzi abbastanza lunghi, e posizionata al centro di ogni fetta. La carne va arrotolata attorno alla luganega e l’esterno fermato con uno stuzzicadenti.

Ora prendete un piatto grande e sul fondo riponete dei semi di sesamo su cui rigirare gli involtini. La superficie deve essere totalmente ricoperta. Fate rosolare gli involtini in una padella antiaderente per cinque minuti per lato, poi toglieteli dal fuoco e adagiateli in una pirofila di plexi. Ottimo, adesso potete infornare nel forno già caldo (consigliamo 160 gradi) e fate cuocere per mezz’ora. Dopodichè potrete servire i vostri involtini caldi su un letto di insalata verde.

Salsiccia luganega alle patate

L’abbinamento salsiccia luganega e patate è uno dei migliori. Ecco ciò che vi serve:

  • 300 gr di salsiccia “Luganega” a pezzetti
  • 400 gr di patate tagliate a tocchetti
  • 2 spicchi di aglio pelati e tagliati a fettine
  • 2 ramettini di rosmarino
  • 2 ramettini di mirto
  • noce moscata
  • sale e pepe
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva

Ora passiamo al procedimento di preparazione: per prima cosa mettere sul fuoco una casseruola con dell’olio extravergione d’oliva e aglio. Lasciate orare leggermente e poi aggiungete le patate tagliate a pezzetti, lasciandole insaporire per un paio di minuti. A questo punto aggiungete un po’ di noce moscata, pepe, sale e rosmarino.

Una volta che avete mescolato tutto per bene, versate una tazzina d’acqua e lasciate cuocere per un quarto d’ora a fuoco lento e pentola coperta. Adesso potete unire la salsiccia luganega tagliata a pezzetti, e continuate la cottura a fiamma basse sempre per un quqarto d’ora. Passato il tempo e cotto tutto, potete spegnere il fuoco e impiattare.

coniglio uva passa e prugne ricetta

Il coniglio è una carne bianca e magra, quindi adatta alla maggior parte delle esigenze nutrizionali. Molti la considerano un ipoallergenica; dunque raramente si manifestano allergie alimentari , infatti spesso è nella formulazione degli omogeneizzati destinati all’alimentazione dell’infante. La carne di coniglio è magra e poco calorica; alta percentuale di proteine e poco colesterolo. La carne di coniglio contiene potassio, ferro e fosforo in buone quantità.

Tante le ricette che lo vedono ingrediente principale questo taglio di carne : coniglio al forno con patate al forno, un secondo piatto genuino ricco e appetitoso. Vi è anche una variante, al tradizionale ragù di manzo, il ragù di coniglio.

La macelleria D’Andrea ti propone oggi questa ricetta sfiziosa da proporre ai nostri amici o ai nostri cari inclusi i bambini.

coniglio

Ingredienti della ricetta

1 kg coniglio

250 gr cipolle

200 gr prugne secche

70 gr uvetta passa

1 bicchiere di aceto di vino rosso

1/2 tazza farina

60 gr burro

qb brodo di carne, prezzemolo, alloro, timo, sale, pepe

 

ricetta con uva passa e prugne

 

Dopo aver lavato le prugne e l’uvetta, porle in ammollo per 3 ore, nell’attesa lavare il coniglio con acqua e aceto. Asciugatelo bene, tagliandolo a pezzetti piuttosto regolari, passarlo con delicatezza nella farina.

In una casseruola far sciogliere il burro, unendovi i pezzi di coniglio lasciandoli rosolare bene da entrambe le parti. Aggiungete 1/2 bicchiere di brodo e le cipolle sbucciate, il mazzetto di erbe aromatiche e salate.

Per 45 minuti copritelo e lasciatelo cuocere, bagnandolo di tanto in tanto con altro brodo. Aggiungere le prugne e l’uvetta. Far cuocere per altri 20 minuti. Eliminate le erbe, aggiungete sale e pepe, lasciando sul fuoco per qualche istante e servite ancora caldo.

Dove trovare un buon coniglio per realizzare questa ricetta contatta la macelleria D’ Andrea

Vini consigliati per Coniglio

L’ideale abbinamento è un vino rosso di medio corpo, anche frizzante e/o novello ad esempio Breganze Rosso Doc
Colli di Luni Rosso Doc, Sannio Aglianico Doc, come non citare l’ Ischia Rosso Doc e si sposa bene anche con Trentino Superiore Marzemino Doc

salsiccia

Salsiccia al forno e patate: c’è qualcosa di meglio? Il profumo inebriante che rilascia questo piatto per tutta la casa conquisterà tutti, potete starne certi. Piatto domenicale per eccellenza, si tratta di un secondo stuzzicante, facile e veloce da preparare.

Salsiccia con le patate: ingredienti e preparazione

Partiamo dunque dagli ingredienti e dalla preparazione. Prendete innanzitutto mezzo kg di patate, sbucciatele e tagliatele a dadini. Dopo averle messe in una ciotola abbondante con acqua fredda, lasciatele lì a riposare per un’oretta. Trascorso il tempo richiesto, potete scolarle e asciugarle con un canovaccio pulito. Fatto questo, bisogna disporle su una teglia da forno.

Come vanno condite? Basta prendere un po’ d’olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio non sbucciato, sale, un paio di rametti di rosmarino e una spolverata di pepe nero. Ora mescolate il composto e aggiungete l’ingrediente principale insieme alle patate: la salsiccia! Tagliatela non troppo spessa (pezzi di circa 10 cm), infornate la teglia e lasciate cuocere per 40 minuti a 200°. Ogni tanto mescolate il tutto, così da uniformare la cottura (e per far si che le patate non si attacchino alla teglia).

Il piatto è pronto per essere servito! Sentite che profumo pazzesco? E che sapore! C’è anche una sfiziosa variante a questa ricetta, e che arriva direttamente dalla Puglia: alle patate e salsiccia, i pugliesi aggiungono anche i funghi cardoncelli. Questi ultimi hanno una consistenza così carnosa che rendono il piatto ancora più gustoso e saporito. Da provare!

Salsiccia al forno arrotolata: ingredienti e preparazione

Un’alternativa da tenere in considerazione per variare non tanto gli ingredienti, ma la preparazione, è la salsiccia al forno arrotolata. In questo caso si può anche fare a meno delle patate, perchè verranno fuori dei veri e propri spiedini di salsiccia sottile (ottima la Luganega in questo caso), che va cotta sotto il grill del forno. Si può mangiare così appunto, al naturale, oppure aggiunta in un secondo momento in un ottimo sugo per fare la pasta. L’ideale è però mangiare gli spiedini con una bella insalata mista.

Cucinare la salsiccia: altre varianti

E che dire delle gustose varianti di salsiccia al forno con vino oppure con le cipolle? Si tratta di declinazioni diverse della stessa ricetta, dove l’ingrediente principale rimane sempre la salsiccia che tanto amiamo. Vi sveliamo infine un segreto per rendere questo piatto semplicemente perfetto: la salsiccia, prima che venga messa in cottura, va bucherellata. In questo modo uscirà l’aria in fase di cottura, e il grasso in eccesso si scioglierà nel composto in maniera omogenea.

Ottimo, ora dovreste proprio sapere tutto per cucinare in maniera perfetta la vostra salsiccia al forno. Siete pronti per rendere la vostra domenica ancora più appetitosa?

ricetta pollo grigliato macelleria d andrea

Ingredienti

4 cosce di pollo

1 rametto rosmarino, 3 foglie di salvia, 1 spicchio d’aglio

olio evo quanto basta

sale fino quanto basta

 

Come eseguire questa ricetta

Lavare le erbe aromatiche ed asciugarle, sbucciare l’aglio e metterlo nel tagliere con foglie sapere e gli aghi di rosmarino. Con un linguaggio o una mezzaluna tritatelli finemente.

Prendi le cosce di pollo, inciderle leggermente e cospargile con il trito preparato. Salare e ungerle leggermente. Per far penetrare gli aromi massaggiarle leggermente.

Mettere tutto in un contenitore e coprirlo con la pellicola da cucina, lasciare marinare in frigo per 2 ore.

Dopo 2 ore di marinatura, scaldare la griglia. Quando la griglia è calda adagiarci le cosce di pollo e cuocere bene la carne da entrambi i lati, proseguire la cottura per almeno 25-30 minuti.

Terminata la cottura servire con un contorno a scelta.